Inaugurazione del nuovo Centro Islamico a Bergamo

Inaugurazione del nuovo Centro Islamico a Bergamo

Molte fedi nella preghiera
Anam Malik

Anam Malik

17 dicembre 2023

Inaugurazione del nuovo Centro Islamico a Bergamo

Di / Anam Malik

Il 28 ottobre 2023 è stata una giornata di significativo valore culturale e religioso, segnata dall'inaugurazione del nuovo Centro Islamico in via Gabriele Rosa a Bergamo. L'evento ha visto la partecipazione di membri della comunità locale, rappresentanti religiosi e membri dell'amministrazione comunale, in un'atmosfera di condivisione e apertura.


Questo Centro si propone di essere un luogo di incontro, dialogo e riflessione, promuovendo la comprensione interculturale e contribuendo al miglioramento del tessuto sociale della comunità circostante. La giornata d’inaugurazione è stata aperta da toccanti interventi, che hanno sottolineato l'importanza della coesione e della comprensione reciproca, rendendo l'occasione non solo un momento di celebrazione religiosa, ma anche di dialogo e arricchimento culturale per tutti i presenti.

Tra gli ospiti era presente anche il don Gabriele Bonzi, che tramite il suo intervento ha sottolineato quanto sia oratori che spazi come il Centro Islamico siano importanti per offrire luoghi che accolgano i ragazzi, per dare un’educazione preventiva e una buona istruzione. Don Gabriele ha concluso il discorso citando un bellissimo detto della tradizione Africana: “Per crescere un cucciolo di uomo ci vuole un intero villaggio

Un altro intervento molto significativo è stato quello dell’imam, che ha esordito con una riflessione sull’uomo, creato da Allah come la più nobile delle sue creature, cui ha donato la ragione. Riporto alcune parole del suo discorso: «L'essere umano è fatto da tre componenti, il suo corpo, l'anima e la ragione. L'uomo ha bisogno di alimentare queste componenti e lo fa tramite il cibo per quanto riguarda il corpo, esattamente come lo fanno anche gli animali, ma cos’è che lo rende diverso e speciale rispetto alle altre creature? Cos'è che lo rende nobile? Il figlio di Adamo, per alimentare la seconda componente, l'anima, la connette al suo creatore, non c’è nessuna medicina, cura o dottore che possono aiutare a colmare il vuoto che proviamo, tranne che metterci in contatto con il nostro Creatore. Infine c’è la ragione, quando vediamo qualcosa di spettacolare e magnifico, pensiamo alla persona che l'ha creata, ma non pensiamo a Colui che ha dato la ragione, l'intelligenza e l'ingegnosità a questa persona. E anche questa caratteristica è unica per l'essere umano. L'uomo ha bisogno di alimentare queste tre componenti per mantenere un equilibrio sano e riflettere sulla propria creazione».

Di particolare rilievo è stata poi la mostra sulla vita del profeta Muhammad (pace su di lui) e la storia dell'Islam. Realizzata dai ragazzi della moschea di Saronno e di Syra project. Si tratta di una mostra itinerante che racconta le varie fasi della vita del Profeta, dall'infanzia alla morte. Racconta delle rivelazioni dell'Islam tramite l'arcangelo Gabriele e del primo incontro con Khadija bint Khuwaylid, il primo amore del Profeta e la prima donna musulmana a credere e ricevere il titolo di "madre dei credenti". I visitatori hanno avuto l'opportunità di immergersi in una narrazione affascinante, arricchita da esposizioni interattive e informazioni dettagliate. L'approfondimento è stato reso possibile grazie alle competenze e alla dedizione dei ragazzi della Moschea di Saronno. Ho avuto il privilegio di parlare con loro, di farmi guidare nella mostra e di scoprire il loro impegno nel portare alla luce la bellezza e la profondità della loro fede.

Durante l'evento, i presenti hanno potuto sperimentare la ricchezza della cultura islamica attraverso diversi stand. Da quello dedicato all’hijab, di cui è stato rivendicato l’importante valore simbolico di comprensione e rispetto per la religione, a quello della calligrafia araba, che ha mostrato l'arte affascinante e intricata della scrittura, fino a uno spazio dedicato ai libri che hanno alimentato la curiosità intellettuale dei visitatori. L'atmosfera dell'open day si è arricchita ulteriormente con l'aroma invitante del tè e la delizia dei dolci e degli stuzzichini. Un momento conviviale che ha permesso a tutti di condividere emozioni e esperienze, creando legami più profondi e consolidando la coesione all'interno della comunità.

In conclusione, l'inaugurazione del nuovo centro islamico ha superato le mie aspettative, in quanto ho visto come un evento religioso possa trasformarsi anche in un'opportunità unica di scambio culturale e dialogo aperto. La giornata ha dimostrato che, attraverso la comprensione e il rispetto reciproco, le comunità possono prosperare insieme, costruendo un futuro di armonia e coesione. 

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