
I ragazzi hanno grandi sogni
Mille mondi tra le pagine
Redazione Babel
17 aprile 2025
/ di Caterina Barbetta e Noemi Carminati
"A tutte le persone che si sentono vulnerabili, perché riescano a realizzare i loro sogni" Alì Ehsani e Francesco Casolo, “I Ragazzi hanno grandi sogni”, Feltrinelli, 2018
In questi ultimi anni il tema dell'immigrazione è stato argomento di molti dibattiti, ma raramente si ha la possibilità di discuterne “mettendosi nei panni” di coloro che sono al centro di questo fenomeno: persone costrette ad emigrare dal loro paese di origine, per raggiungere l’Italia. A questo proposito è possibile consultare interviste, oppure leggere romanzi che riportano l’esperienza di uomini e donne, adulti e bambini, costretti ad affrontare viaggi lunghissimi alla ricerca di un nuovo futuro. Tra i consigli di lettura più validi, che trattano dell’argomento, trova sicuramente posto “I ragazzi hanno grandi sogni”, un’autobiografia frutto di una bella collaborazione tra Alì Ehsani, protagonista della storia, e Francesco Casolo, autore italiano.
Alì Ehsani nasce a Kabul nel 1989 e all’età di otto anni intraprende il viaggio per arrivare in Italia, dove, dopo un lungo percorso di integrazione, si laurea in giurisprudenza e diventa insegnante. L’idea del romanzo nasce proprio dalla necessità di raccontare la propria storia, che non solo potrebbe essere quella di molti altri ragazzi e ragazze, ma rappresenta anche un buon spunto di riflessione sull’argomento.
Francesco Casolo è nato a Milano nel 1974, insegna Storia del cinema presso l’Istituto Europeo di Design ed è scrittore e sceneggiatore.
“I ragazzi hanno grandi sogni” non è la prima collaborazione dei due autori, i quali, infatti, hanno cooperato anche nella realizzazione di un primo romanzo, nonché la prima opera di Ehsani: “Stanotte guardiamo le stelle”, pubblicato nel 2016 da Feltrinelli Editore. Anche in questo primo romanzo viene raccontata una piccola parte della vita di Alì Ehsani e in particolare vengono narrati gli avvenimenti all’origine del grande viaggio descritto poi in “I ragazzi hanno grandi sogni”. “Stanotte guardiamo le stelle” si concentra sulla narrazione degli orrori di guerra vissuti da Alì e suo fratello, tra cui la perdita dei genitori.
“I ragazzi hanno grandi sogni” racconta il viaggio che Alì Ehsani ha compiuto all’età di 8 anni per arrivare in Italia, partendo dall’Afghanistan.
Il romanzo inizia con la narrazione degli avvenimenti del 2003, periodo in cui Alì è già arrivato a Roma. Viene, infatti, usata la tecnica del flashback per raccontare tutte le tappe del viaggio: il protagonista e suo fratello Mohammed decidono di lasciare Kabul, la città in cui vivono, dopo che una bomba ha colpito la loro casa, uccidendo i genitori. Purtroppo solo Alì riesce nell’intento e dopo aver affrontando un lungo viaggio arriva finalmente in Italia.
L’idea originaria sarebbe quella di andare fino in Germania, tuttavia Alì e alcuni ragazzini con cui affronta l’ultima parte del viaggio, sono costretti a rimanere in Italia, dopo essere stati fermati dalla polizia a Venezia.
Passati alcuni giorni, le loro strade si dividono e Alì viene accolto in un centro dove inizia il lungo processo per ottenere il permesso di soggiorno: cerca di imparare l’italiano e inizia a frequentare la scuola.
Nel 2005 ottiene il permesso di soggiorno e inizia a lavorare onestamente, resistendo alla tentazione di fare soldi facili (spacciando o rubando), nel mentre continua gli studi: ottiene prima un diploma professionale e poi un secondo in ragioneria, infine si laurea in giurisprudenza. Durante tutto il suo percorso di crescita conosce molte persone e si crea una nuova famiglia. Finalmente, analizzando la sua nuova condizione, Alì si stupisce di ciò che è riuscito a fare da solo, nonostante la sua vita sia diversa da quella “normale”.
“I ragazzi hanno grandi sogni” è un romanzo dal linguaggio semplice e chiaro, caratterizzato da uno stile dinamico, che rende la narrazione intrigante e appassionante, grazie all’uso del flashback. L’immigrazione è il tema principale, che viene trattato tramite un'esperienza di vita, che viene descritta esaustivamente e corredata da tutte le emozioni che può provare un ragazzo costretto ad affrontare una realtà più grande di lui. Inoltre, la scelta della realizzazione di un romanzo è molto efficace, poiché rende la lettura scorrevole, quindi piacevole e adatta ad un ampio target: per gli adulti offre un ottimo spunto di riflessione sul tema delle migrazioni, mentre insegna ai ragazzi a non arrendersi di fronte alle prime difficoltà, ma a cercare aiuto e trovare qualcuno che possa appoggiarli nei momenti di difficoltà. Infine, aiuta anche a riflettere sul tema del possesso: noi che abbiamo tutto dovremmo ritenerci fortunati, poiché ci sono ragazzi che non hanno nemmeno un letto per dormire o uno posto per mangiare.
In conclusione, crediamo che “I ragazzi hanno grandi sogni” sia un romanzo molto interessante, capace di trasmettere al lettore emozioni e di immedesimarsi nel protagonista. Sicuramente è una lettura che dona molto a coloro che sono pronti a riceverne il significato e la realtà di ciò che viene narrato rende la lettura ancora più vera e immersiva. Infine, sentiamo di poter consigliare questo libro a tutti coloro che sono interessati a interfacciarsi con una nuova realtà, scoprendone i lati più toccanti, ma anche le emozioni positive legate al successo di Alì.
“Lo guardo e penso a quanto basti poco, se non hai attorno una famiglia o qualcuno vicino, per cadere a terra e non riuscire più ad alzarti”
“-Sei stato davvero bravo
-Perchè?
-Perché ci hai creduto
-A cosa
-Ai sogni. Quelli grandi. Quelli che non devi mai smettere di fare.”

