Con i Pentecostali animati dallo Spirito
Molte fedi nella preghieraRedazione Babel
01 febbraio 2020
Con i Pentecostali animati dallo Spirito
Nel quartiere cittadino di San Tomaso con la Former Gospel Power Church Zone
Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me»”. Sono queste parole dell’evangelista Giovanni (Gv 15,6) che guidano i fedeli delle chiese pentecostali, insieme allo Spirito diffuso sulla terra nel giorno di Pentecoste. Non servono intermediari.
«Questa è l’unica differenza che noi pentecostali abbiamo rispetto ai cattolici. Non serve che qualcuno indichi la via per avere fede in Gesù, è lui stesso la via». Così i pastori pentecostali, ognuno creatore della propria comunità, raccontano del loro carisma. L’assenza di Maria e delle immagini sacre nel credo dei fedeli non affievolisce il fervore con cui ciascuno, pastori in primis, sperimentano la costante presenza di Gesù nelle azioni quotidiane.
Che si riuniscano a pregare, per studiare i testi sacri, a preparare i canti per il servizio della domenica o per celebrarlo, piuttosto che in un bar per raccontare la propria testimonianza di fede, i pentecostali percepiscono la costante presenza dello Spirito, quello effuso sui discepoli per dare loro forza ed essere testimoni «fino agli estremi confini della terra» (At 1, 8). Non servono intermediari. Proprio dai confini della terra, arriva- no i fedeli delle chiese pentecostali, radunati per provenienza e lingua, quasi fosse in memoria degli apostoli nel giorno di Pentecoste, quando «la folla si radunò e rimase sbigottita perché ciascuno li sentiva parlare la propria lingua» (At 2, 6), riuniti nella parola in luoghi dedicati al culto per loro così difficili da trovare.
Non servono intermediari durante la celebrazione della domenica, quando ogni comunità si riunisce e, durante il servizio, ciascuno svolge in comunione con gli altri il proprio ruolo: chi recita la preghiera di apertura, chi spiega il significato di un passo biblico, chi eleva lodi con la parola e con il canto e chi, infine, si fa testimone della grazia divina ricevuta tramite la forza dallo Spirito, da infondere al resto della comunità, perché, realizzando quanto scritto negli Atti per cui «non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni» (At 1, 7-8). La forza di Dio ricevuta dallo Spirito Santo è quella che anima anche la comunità The Former Gospel Power Church Zone, una chiesa composta da una decina di fedeli, provenienti da Paesi anglofoni, che durante il servizio domenicale innalzano la propria lode, come i musicisti di un pezzo jazz, ognuno secondo il ritmo e la melodia che li anima, ma tutti perfettamente armoniosi. Letteralmente animati dallo Spirito, come seguendo una composizione silenziosa loro suggerita dall’anima, intonano benedizioni e ritmano le proprie orazioni a ritmo di mani e piedi, pronti a diffondere il proprio carisma per le strade della quotidianità cittadina.